giovedì, marzo 08, 2007

"La colpa allora sarà stata solo mia..."

Gli eventi galoppano sollevando una nube spessa di polvere rossiccia che irrita gli occhi. La chiarezza latita. Mi manca la giusta prospettiva per riuscire a giudicare lucidamente. Oscillo tra momenti di sincera disperazione e altri di irrefrenabile gioia in modo apparentemente inspiegabile. Non capisco e non ho fretta di farlo; mi dispiacerebbe eccessivamente rompere quest'atmosfera di attesa così esaltante in cui ogni cosa acquista un significato che va ben al di là della pura denotazione. E mentre mi dico che farei meglio ad adoperarmi per ripristinare le comunicazioni con la mia ragione, sopraggiungono nuovi elementi che non fanno altro che confermare e stimolare questi deliri, con il risultato di accrescere il senso di vertigine e confusione. Forse ho già fatto il passo oltre il quale è impossibile tornare indietro, oppure ci sono molto vicina e non ho alcuna intenzione di trattenermi dall'avanzare ulteriormente verso quello che, a giudicare da quanto riesco a scorgere da qui, potrebbe anche essere un buco nero. Sono pronta a farmi carico di ogni responsabilità che ciò comporta e accetterò ogni evenienza come l'inevitabile conseguenza di questi giorni vissuti in dormiveglia, anche se ciò significasse accogliere di buon grado disagi e malumori.

Listening to:
La marcia dei santi - Archinuè

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1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Mi sembra di leggermi da sola... ^_^
In fondo a me questa situazione piace, forse perchè so che ritornare alla "normalità" sarebbe come perdere ormai una buona parte di me. Perchè questi deliri, questi momenti di lunaticità sono stati la mia marcia in + in molti casi.
Vasata ^_^

09 marzo, 2007 14:36  

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