giovedì, agosto 13, 2020

Esplorando

Questa strana estate senza vacanze è, tuttavia, un'estate di viaggio. L'estate di una personale spedizione alla ricerca delle mie Montagne della Luna. Sarò il saccente Burton? O l'arrogante Speke? Resterò testardamente irremovibile e pervicacemente ego-centrica? Avrò il coraggio di lasciare emergere tratti che preferisco fingere di non sospettare nemmeno? Tornerò scornata e sconfitta, decisa a liquidare tutto come una montatura? Tornerò vincente, ma delusa? Tornerò io? O tornerà qualcuno che ha il mio stesso aspetto, ma che non è affatto la stessa Maria che è partita? Sarà un'impresa? O un fallimento?

Da un po' di tempo a questa parte mi sembra di avere solo domande e nessuna risposta, nessuna certezza. Sono la versione sperimentale di me stessa, precaria e in fieri, che tutto è pronta a mettere in dubbio e tutto è pronta a riconsiderare. E mentre sento il suolo traballante, mi pare che il mio sguardo si sia fatto più acuto. Via via che verità di comodo e bugie pietose e postulati figli della paura svelano la propria natura, mi pare di riuscire a vedere venire a galla cose su di me e sugli altri rispetto alle quali la cecità dei miei occhi era totale. Non così, tuttavia, quella dell'anima, che le stesse cose le conosceva - o per lo meno le intuiva - e cercava di portarle in superficie manifestandole come vaghi fastidi, inspiegabili ansie, inopportuni scatti d'ira, indecifrabili gioie, intempestive lacrime, apparentemente immotivati timori. E, se da un lato mi sento posseduta da una sorta di furia iconoclasta, desiderosa di abbattere e di distruggere e di cancellare, dall'altro ho un bisogno e un desiderio di sacro che si fanno sempre più brucianti. Ho necessità di una nuova teogonia e nuovi altari, santi nuovi e nuovi valori. Di un tempo diverso in cui poter guardare i germogli e aspettare prima di decidere cosa tagliare, senza rigidi precetti. Un tempo che accetti anche l'ortica o la gramigna, senza tenere l'erbicida sempre a portata di mano.


Listening to: 

Epilogue - Ryuichi Sakamoto

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2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

:)
Ciao Maria cara ti leggo sempre

28 marzo, 2021 07:23  
Blogger festina_lente said...

@Anonimo
Grazie! Fa piacere sapere che qualcuno (sebbene in forma anonima...) non abbia perso l'abitudine a frequentare questo posto. Io stessa, ormai, lo trascuro così tanto e mi dispiace. Mi riprometto sempre di tornare a scrivere più spesso e, chissà, magari un giorno lo farò davvero.

29 marzo, 2021 00:10  

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