Cosa resta di te? Frainteso e interpretato, ti ho mai conosciuto? In tutti questi anni sei stato un luogo in cui tornare. Ma non sei un luogo. E non siamo mai tornati. Un'ebbrezza così, se la si prova, non la si vuole dimenticare. Meglio illudersi di non essersi mai davvero riavuti dalla sbornia di tanta abbondanza imbandita solo per noi. Meglio credere che ancora tutto sia lì apparecchiato, che basti la svolta giusta del destino per potersi finalmente sedere a tavola. Poco importa se, quando il tempo era quello giusto, si declinò con sgarbo l'invito.
A ripensarci adesso tutto sembra così ridicolo. Le lacrime, i batticuori, le gioie fugaci e le tristezze indolenti. Quel mio volere senza cercare. Quel tuo ostinato non farti trovare.
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