È stupefacente come, a volte, ciò che temiamo possa distruggerci, in realtà ci liberi. Gli eventi ai quali guardiamo con paura, sperando che mai e poi mai accadano, quando effettivamente si verificano in alcuni casi regalano un senso di sollievo. Credevamo di non poter sopravvivere, invece siamo qui e stiamo meglio di quanto pensassimo.
È l'effetto del "lasciare andare". Perdere qualcosa, rinunciare, abbandonare sono tutte forma di cambiamento. E il cambiamento libera dai cascami del passato, che - perfino quando sono memorie felici - ci ancorano, ci congelano in un tempo soggettivo sospeso, mentre il tempo oggettivo scappa e noi non facciamo nulla affinché non sia invano.
Quando le nostre paure si concretizzano, ci alleggeriamo da un peso. Il peggio è arrivato, ma il tempo non si è fermato, la vita non è finita. Ci siamo. Ci siamo ancora.
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Slow show - The National
Etichette: Personale, Riflessioni
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