In-azione
Un ingorgo che non può essere disotturato. Un circuito su cui girare all'infinito. Un senso d'oppressione a cui non si riesce a dare sollievo. Un prurito che non si può raggiungere e grattare. La sensazione di essere a un punto morto dell'esistenza diventa sempre più onnipresente. Sarebbe l'innesco perfetto per una crisi di mezza età in piena regola, se solo avessi il coraggio degli atti radicali. Ma i desideri sono forti e la volontà è debole, troppo molle perfino per un esaurimento. E la testa, la testa che non smette di immaginare, è insieme linimento e guinzaglio. Fantasie così vivide da sembrare materia forniscono una realtà virtuale coinvolgente e convincente, temperano la noia, la rabbia, l'insoddisfazione e, impedendo la completa disperazione, ancorano a un binario morto una vita che si è srotolata già così tanto da essere ormai oltre la stagione della fioritura, con gemme che si rattrappiscono sui rami non essendosi, però, ancora rassegnate a non sbocciare.
Così ogni mattina è un nuovo proposito, una nuova promessa e ancora e sempre, venuta la notte, non resta che registrare l'ennesimo tradimento consumato fantasticando grandiosità ed evocando presenze impossibili. E il tempo sprecato si accumula e ne chiama altro e altro ancora...
Listening to:
Cataracts - Andrew Bird
Etichette: Personale, Riflessioni
0 Comments:
Posta un commento
<< Home