In ritardo
Al di là della sgradevole sensazione di essere una marionetta disarticolata in balìa di un destino al quale, peraltro, non ho mai creduto, mi resta la consapevolezza di aver appreso una lezione importante da tutta questa serie di eventi sincronistici. In verità, si tratta di una lezione tanto rilevante quanto banale, che la maggior parte degli esseri umani interiorizza nei primi anni di vita, ma che a me pareva sfuggire in continuazione nonostante svariate evidenze. Mi chiedo come mai non mi fosse balenato questo pensiero nemmeno quando scoprì che si può arrivare a 25 anni, avere un discreto titolo di studio e credere che Livorno si trovi in Liguria; o quando in un'aula universitaria sentì un manipolo di "specializzandi" di una facoltà umanistica annaspare di fronte al termine 'esoterico'. Più lapalissiano di così! Eppure, chissà perché, sono sempre stata tanto ottusa da non pensare che un titolo o un'etichetta in realtà celano molto di più di quanto non lascino trapelare. Mi ci sono voluti anni, una serie di coincidenze e "L'eleganza del riccio" per capire che la superficie è quanto di più opaco ci si possa immaginare e può nascondere qualsiasi tipo di verità, anche le meno "probabili".
Listening to:
Conceived - Beth Orton
Edit: Santi Numi! Mi era sfuggito un refuso imbarazzante. Chiedo umilmente perdono inginocchiandomi sui ceci e cospargendomi il capo di cenere. Dopo quanto ho scritto, tra l'altro, la cosa puzza un bel po' di nemesi...
Ri-edit: I refusi erano due. Se imparassi a rileggere prima di pubblicare i post, non sarebbe un male. Annichilita dalla vergogna, ringrazio per le solerti segnalazioni.
Etichette: Personale, Riflessioni
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