Sono dentro una scatola, con solo un minuscolo buco per respirare e pochissima luce che riesca a filtrare attraverso. Periodicamente mi tirano fuori per ispezionarmi e allora il chiarore pieno mi ferisce le pupille costringendomi a chiudere gli occhi. Non appena mi assuefaccio un po' alla luce e riesco a sbirciare tra le palpebre socchiuse, ecco che mi ripiegano addosso i lembi di cartone e non li scostano più finché non sono nuovamente incapace di stare all'esterno.
A momenti ho l'impressione che in tutto questo non vi sia solo casualità, ma anche una lieve nota di sadismo.
Listening to:
Out of time - Blur
Etichette: Personale, Riflessioni
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