Essere qui e non essere qui. Raccattare le briciole perché il pane non è mai per me. Deglutire, ricacciare tutto dentro. Fare silenzio, non disturbare. Sentire io sola le cose, non essere certa che siano così e morire dalla paura d'avere, invece, ragione. Ammazzare le ore e i giorni, immaginare, pregustare i momenti e poi infrangermi contro la realtà. E aspettare, aspettare, sempre e solo aspettare.
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Da un momento all'altro - Marco Parente
Etichette: Personale, Riflessioni
4 Comments:
Ciao Mari. E' un po' che non ti commento ma questo post mi fa venire voglia di farti compagnia. Un bacino...
... però, dai, a volte vale proprio la pena aspettare.
A volte sì.
E, a proposito di attese, ho lasciato il tuo commento qua a languire per un bel pezzo prima di vederlo e pubblicarlo; scusa Fab!
No problem! :-)
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