domenica, giugno 10, 2007

Assenza

Immagino e sfumo i confini tra ciò che vedo e ciò che spero. La mia mente è un polpastrello su un foglio ruvido. I miei pensieri squarciano sfrontatamente il velo che le mie mani non osano neppure sfiorare e si muovono agili, ma inevitabilmente si scontrano con una muraglia gigantesca che restituisce loro solo l'eco di un tonfo sordo e il clangore fastidioso dell'indifferenza.
Ripenso alla vertigine e mi chiedo se sia possibile che non traspaia e contagi. A me pare così macroscopica e impossibile da non notare, ma forse è solo perché sono al centro del vortice.

Listening to:
Senza voltarsi - Marco Parente e Cristina Donà

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1 Comments:

Blogger stefano said...

Certo, una tempesta vissuta dal suo centro esatto deve fare un effetto ben diverso dall'osservarla da fuori; ma chi avra' ragione poi... P.S. I tuoi commenti sono sempre leggermente diversi da come me li aspetterei, quindi e' sempre bellissimo trovarne uno.

11 giugno, 2007 16:59  

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