Scrivevo di notte anche allora. Sedevo alla mia scrivania e con una penna colorata tracciavo segni su un foglio bianco, illuminata dalla luce fioca della lampada da tavolo che proiettava un'ombra scura sul muro alle mie spalle. Trascorrevo le notti pensando e trasponendo in parole e frasi ogni cosa. Non ero l'unica. Ma io sbagliavo destinatario. E adesso sbaglio momento, anche se sono certa di non essere l'unica neppure in questo frangente. Il brutto è che ho perso gran parte della spensieratezza e della fiducia che avevo nel passato; mi resta una smorfia leggera a testimonianza dell'amarezza per ciò che è assente e la triste consapevolezza dell'inutilità di qualunque cosa faccia.Listening to:
Out on the weekend - Neil Young
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