venerdì, agosto 29, 2008

Dimenticare

E' strano che la mia memoria sembri così labile. Che non mi ricordi fatti e parole, ma che riesca a dire esattamente com'ero vestita in un determinato momento. Morissi adesso quello che mi scorrerebbe davanti sarebbe soltanto una specie di lunghissimo defilé: una ventina di collezioni autunno-inverno e altrettante primavera-estate. So cosa indossavo ogni primo giorno di scuola e qual era il mio abbigliamento per ogni esame all'università. E ne ho dati una cinquantina. Quindi non è la mia memoria a non funzionare: dev'essere un qualche meccanismo di rimozione. Chissà perché poi.
A volte ci sono ricordi che mi ritornano in sogno, ma i miei sogni sono solitamente tanto incredibili che è difficile dire se si tratti davvero di memorie o se non siano piuttosto delle semplici paramnesie. Anzi, sono quasi certa che metà delle cose che ricordo non siano andate affatto come penso io.
Probabilmente la ragione di tutto questo è che nei momenti memorabili della mia vita mi sono sempre sentita estranea e distaccata, quasi assente, come se non fosse la mia volontà a decidere, come se recitassi un copione invisibile. E nove volte su dieci ho agito esattamente al contrario di quello che avrei voluto. Ho detto di sì quando pensavo no e viceversa. Se mi si chiedessero le ragioni di decine di cose che ho fatto non saprei davvero cosa rispondere. O forse sì. La mia vita è stata mossa quasi completamente dal senso di colpa. Un senso di colpa preventivo peraltro. Ecco, forse è stata più la paura della colpa. Il pensiero che avrei deluso qualcuno.
Ho sempre avuto questo stupido complesso del dover essere perfetta, del non dover dare problemi, del non dover essere come le altre. E nel tempo ho iniziato a non dire le cose, non lasciare mai trapelare niente, non svelarmi. Perché io non potevo e non dovevo. Perché mi si voleva eterea ed algida, al di sopra di tante questioni. E mi sono sempre sentita inadeguata, perché so fin troppo bene di essere lontanissima da quest'immagine e ancor di più dalla perfezione. Ecco, forse è questo quello che tento di rimuovere e di dimenticare.


Listening to:
Masterfade - Andrew Bird


Etichette: , ,

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

tu fredda ed algida???ma sei pazza???sei una delle xsone più dolci che conosca!!!e poi la xfezione è solo una cazzata...io sono imperfetta e me ne vanto!valina

31 agosto, 2008 20:53  
Blogger festina_lente said...

Eppure, credimi, tanta gente mi vorrebbe proprio così e resta delusa ogni volta che mi scopre semplicemente umana...

31 agosto, 2008 23:09  

Posta un commento

<< Home