martedì, marzo 20, 2007

Kindness, friendship, happiness

E' inimmaginabile la felicità che può dare tenere tra le mani una piccola busta gialla. Stringerla e sapere che la memoria persiste e che essa significa - e rende tangibile - una prossimità affettiva che non ci si attendeva.

Il cielo grigio di questi ultimi due giorni contrasta con le insperate schiarite nell'anima.
Ci sono una serie di cose infinitesimali che, soffiando via i sospiri, rendono lo scenario circostante meno minaccioso e inebriano di meraviglia.

A volte mondi che sembrano lontani anni luce entrano in contatto, per un secondo si sfiorano e non provano disagio, repulsione, come se quello fosse ciò a cui erano stati da sempre destinati. Sono momenti chiave dell'esistenza, anche se la loro superficie può travestirsi da banalità...

Listening to:
The last good day of the year - Cousteau

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1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

"...Spesso rifletto sulla felicità irrazionale. Quella più innocente, la più enfattizzata, tra i coaguli di un'esistenza, che è sempre più metamorfosi. Metamorfosi di creature che, sotto le luci di condanne non scevre di consensi, provano a fluttuare su quella dimensione che scompare. Si scompare... Anche sotto le torrenziali piogge. Quelle che, somigliando sempre più a lavacri purificatori. L'aneurisma del fallimento ci permette forse, di amare. Di amare non solo dolci fanciulle o principi azzurri. Di amare le consuetudini. Di amare il missing-time che alle volte ci fa sorridere. Anche nel buio. Nel buio che apre i varchi a ciò che già è scritto. Forse.
Grazie a Maria per lo spazio che ci concede. Lo spazio dell'autoanalisi. Lo spazio del confronto. Lungo gli argini dell'"inconscio collettivo".

Ciao. Ci vediamo Presto.

Danilo Saddi

21 marzo, 2007 18:02  

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