Me ne sto qui, al sicuro, dalla parte in cui non si cade, dalla parte in cui non si può cadere e se si crede di sanguinare si scopre che è solo un'impressione. Me ne sto qui con un'altra faccia, quella di venerdì 3 gennaio 2009; è solo un'altra patina, l'ennesima, che sorride e chiacchiera e fa finta di niente e racconta di speranze che non ha e di cambiamenti mai davvero avvenuti. Me ne sto qui a stringere tra le mani un cimelio che significa molto più di quel che vale e considero le circostanze e le coincidenze per poterle ricreare alla ricerca di un assetto cosmico che non possa che costringere le cose ad accadere così come io vorrei che fossero, o meglio, a riaccadere come già sono avvenute in un tempo che ormai è trapassato remoto, ma - e questo non mi sorprende affatto - non sortisco alcun risultato.
Listening to:
Lilac wine - Jeff Buckley
Etichette: Personale, Riflessioni
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