Senza scorza
Non trovo che sia davvero così riprovevole essere esposta e vulnerabile e ho l'impressione che se mi difendessi strenuamente dal coinvolgimento, come se l'insensibilità fosse il baluardo estremo da preservare a costo della vita, alla fine sarebbe solo a mio svantaggio. Vivere in un vuoto emozionale può essere comodo e risparmiare un'infinità di cicatrici, ma non c'è gioia nel non compromettersi e io non amo estraniarmi. Il problema, semmai, è che poi non mi riesca di esternare tutto il mio trasporto e me ne stia qui da sola a dibattermi nell'eterno dissidio tra impazienza e timidezza, a contare il tempo insopportabile che mi separa dalla prossima, minuscola, gratificazione, aspettando con trepidazione anche un unico barbaglio. Che come sempre io vedrò solo con la coda dell'occhio, quasi temendo un'impossibile fagocitosi se solo osassi guardare davvero. E il cielo sa se non mi piacerebbe essere in grado di farlo e se ogni minimo contatto non mi scuote fino all'andito più remoto...
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Niente di particolare (a parte il fatto che mi manchi) - Cristina Donà
Etichette: Personale, Riflessioni
1 Comments:
Approposito di passare una serata insieme. Lo sai che aspetto te e tuo fratello a casa mia a barcelona. Io saró qui fino a giugno di sicuro e poi... boh? mi piacerebbe davvero vedervi arrivare. Un sacco di baci...
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