lunedì, aprile 23, 2007

Whatever will be

I girotondi infiniti attorno al medesimo centro, seppur in cerchi concentrici di raggio differente, finiscono sempre allo stesso punto: tutti giù per terra. Un momento di respiro prima di ricominciare a turbinare. Ma la stasi è sempre troppo breve perché si sfugga alla vertigine. Croce e delizia degli esseri senzienti. Si ricomincia a ruotare e, poiché l'universo è dominato dal principio di indeterminazione, non resta che lasciarsi andare al moto circolare senza raziocinare troppo, accettando che non si può governare più di una variabile alla volta e sapendo che, nonostante tutto, le cose accadono.

Listening to:
Colloquium vitae - Max Gazzè

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2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Oi!
Intanto ti rispondo velocerrimamente, rinviando di un po' una risposta più sensata.

Intanto: CIAO!

Seconda cosa, logistica: Misteriosamente i tuoi commenti nel mio blog venivano identificati automaticamente come spam :o. E' per questo - e solo per questo - che non venivano accettati.

Terza cosa: Non so davvero di cosa dovrei/dovremmo perdonarti. E' vero, ci si è un po' persi di vista, ma non mi sembra che questa sia solo colpa tua. Non preoccuparti ;)

Ora ahimé devo scappare. A risentirci!

23 aprile, 2007 12:47  
Blogger Fabrizio said...

Che bello rivederti, sebbene in versione pixel! Poi, però, mi spiegate come far le foto di notte?

23 aprile, 2007 21:10  

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