Sempre uguale. Il mio destino è viziato dal mio immobilismo mentale e non è d'alcun aiuto il fatto che ne sia ben consapevole, che mi senta imprigionata, immobilizzata come i personaggi di Joyce sono intrappolati in Dublino. E Dublino è il tempo, è il costante ripetersi delle medesime cose, è l'assenza di cambiamento reale e l'assenza di cambiamento illusorio. Dublino è la dinamica solo apparente tra passato, presente e futuro, è l'eterno ritorno dell'uguale. Dublino è il mio essere dopo tanti anni sempre uguale a me stessa, sempre con gli stessi pensieri, le stesse speranze e paure, gli stessi desideri, i medesimi punti fermi. E' il fatto che non mi accada mai nulla che non sia trascurabile, che le scorie velenose del passato abbiano un'apparenza tanto allettante da non poter essere eliminate.
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Dispari - Pinomarino
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1 Comments:
No, la professoressa del quinto mi fece passar via la voglia!
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