The fairest of the seasons
Has me looking in your eyes
And seeing mine warning me
To read the signs more carefully"
La stagione più bella è sempre quella che verrà. Ma se fosse già passata? E se l'avessi sprecata? Perché la stagione più bella è sempre quella già venuta. E se non tornasse mai più? O peggio, se fosse stata tutta un'illusione?
Ad ogni modo, di certo non è questa, impregnata di una pioggia infinita come se qualcuno avesse dimenticato di chiuderne il rubinetto. Questa primavera atipica si srotola lentamente tra nuvoloni neri e pozzanghere e inizia a diventare insopportabile. Intanto sogno il sole e il vento caldo di sud-est e un orizzonte d'acqua. E sogno stagioni di ieri e di domani, qualunque cosa purché non sia questo e non sia qui.
Sogno il passato e le cose che ha travolto. Il futuro e quello che mi auguro porti con sé, che spero possa riempire questi vuoti che sembrano allargarsi ogni giorno. E sogno uno specchio nel quale credo che adesso avrei finalmente il coraggio di guardare e non mi spaventerei vedendomici riflessa.
Listening to:
The fairest of the seasons - Nico
Etichette: Deliri, Personale, Riflessioni
0 Comments:
Posta un commento
<< Home