Che passi il tempo, solo questo. Potessi esprimere un unico desiderio, sarebbe un salto temporale da qui a quando questo voto potrà essere sciolto. Lo sforzo è tutto qui: nel dover reprimere questa smania, che morde le caviglie come un cagnolino che mette i denti. Non fa male, ma non smette di infastidire un attimo. È una lotta costante tra la voglia di non credere e gettare tutto alle ortiche e quella di resistere, perché non si sa mai ci si debba poi pentire di aver mancato di fede. E intanto l'ignoranza pesa e opprime e il tempo sembra una sgradevole pratica da sbrigare. Se solo potessi avere il filo magico della fiaba, lo tirerei quel tanto che basta per superare quest'incertezza e questo tempo di sacrificio promesso forse più per scaramanzia che per fiducia. Ma a qualcosa ci si deve pur poter appigliare e la speranza si paga in moneta di privazione, da sempre e per sempre. Così non resta che aspettare...
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Il diavolaccio - Marco Parente
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