Attorno la tempesta. Nubi dense, scure, che vomitano pioggia a conati violenti. Lampi che fendono il cielo. Tuoni squassanti. Venti impetuosi. Strepito. Confusione. Non sappiamo dove stiamo andando eppure ci andiamo velocissimo.
Dentro una pace nuova, sconosciuta, sorprendente. Forse fragile come un cristallo, ma tenace come certe cose sottili sempre sul punto di spezzarsi e pervicacemente impegnate a resistere.
C'è una grazia speciale nel lasciarsi andare, nell'accettare la spinta del vento, nello smettere di restare abbarbicati alla propria immagine di sé, a illusioni e definizioni, alle proprie presunte promesse mancate, che - benché sembrassero la corda tesa dell'arco, che ci avrebbe proiettato lontano - non erano altro che confini e catene e camere di contenzione.
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Meglio che niente - Pino Marino
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