Me lo ripeto, in questa notte in cui non riesco ad andare a dormire: non aver paura, abbi un po' di fiducia, almeno un po'. Me lo ripeto e vorrei che bastasse. Mi concentro e vorrei che il vago profumo che sento ancora sulla mia guancia non fosse solo una traccia evanescente. Vorrei che questo stupido paese non stesse tenendo in ostaggio il mio futuro e quello di molti come me solo perché le carriere si ereditano, solo perché senza gli "sponsor", i network e le imbeccate giuste non si può aspirare a nulla. E non è che abbia ambizioni, vorrei un lavoro subalterno, pagato quel poco che basta a condurre una vita quasi dignitosa, senza lussi di alcun genere, ma con un piatto pieno per ciascuno ad ogni pasto. Non voglio fare carriera né rubare il proscenio a quegli attori che forse sanno meno di me, ma sono predestinati per nascita a un avvenire luminoso. Non chiedo granché in fin dei conti, voglio solo avere l'occasione di mettere delle date al mio futuro, di sottrarlo a quella nebulosità che è sopportabile solo fino alla tarda adolescenza, perché non sono fuori tempo massimo, ma non sarò giovane ancora molto a lungo. Voglio la libertà di essere pienamente felice, che ogni giorno mi viene sottratta. Soprattutto non voglio diventare vecchia senza che mi abbiano mai dato la possibilità di diventare davvero adulta.
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