Gli amori estivi, dicono tutti, non durano e sono frivoli, ma io, che almeno sotto certi aspetti dell'essere controcorrente sono un'icona ambulante, sto sperimentando passioni che credo non siano poi così superficiali e di certo non saranno stagionali. Prima ho confessato la mia novella infatuazione per Andrew Bird - la quale benché passino i giorni non accenna minimamente ad affievolirsi - che è diventato ufficialmente il cantore di questa mia ultima estate da studentessa. Adesso ammetto di essere ultimamente entrata nella spirale del té alla menta: non però di quello aromatizzato che si compra in bustine già pronte per l'infusione, certo che no! Invece lo preparo io alla maniera araba (ho cercato la ricetta su internet) ed ho perfino riesumato il vecchio filtro di mia mamma che credo non venisse usato da almeno quindici anni. Ne bevo più o meno un litro al giorno con una soddisfazione che non vi dico. Ah, e mi sono anche appassionata al mahjong, un tipo di solitario cinese al quale si può giocare su una serie infinita di siti e che non riesco mai a finire, ma che mi piace parecchio. E sono certa che questa volta durerà, non come la momentanea ossessione per FreeCell che ho avuto qualche anno fa. Questa volta sarà diverso, anche perché a FreeCell sono bravissima ed era più che ovvio che mi stancassi di giocarci, mentre stavolta il fatto che non riesca mai a vincere va tutto a favore di questa ipotesi: io, infatti, sono eccezionale nel rimanere incredibilmente devota a tutto ciò che non posso conquistare...
Listening to:
Cataracts - Andrew Bird...tanto per cambiare!
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