sabato, aprile 26, 2008

Io c'ero...

26/04/08
"Un giorno come tanti ma non certo per qualcuno..."*

Ed io sono contenta di esserne stata parte, anche se solo in maniera virtuale (e senza l'audio...grrrr!!!).


La vita ci passa accanto così in fretta che quasi non ce ne accorgiamo, ma poi arrivano cose come quella di oggi a ricordarci che la somma degli anni che ci siamo lasciati alle spalle è ben più alta di quanto sembri: siamo diventati adulti.

Sono felice della felicità di qualcuno nei cui confronti ho nutrito e nutro un affetto particolarmente profondo. Un pezzo fondamentale della mia adolescenza: orecchio teso nei momenti difficili e compagno di milioni di risate.

E spero che con lui la vita sia sempre estremamente gentile.

Listening to:
Il mio amico ingrato - Vinicio Capossela

*Quest'esergo era obbligatorio ;-p (eh, eh, eh!!!)

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venerdì, aprile 25, 2008

Ricordati di ricordare


Oggi è più che mai necessario. Oggi anche noi dobbiamo resistere.


Buon 25 Aprile a tutti!

Listening to:
Fischia il vento

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mercoledì, aprile 23, 2008

Alla deriva...

I pensieri della sera si ammucchiano negli angoli della stanza, che lascio buia per risparmiarmi lo squallore che la luce gialla mi restituirebbe.
Sono stanca al punto da non avere più la forza di opporre resistenza alla forza di gravità che infierisce spietatamente.
Non so se ridere o piangere e nel dubbio faccio una strana smorfia di compromesso che vada bene in ogni caso, ma mi accorgo che il risultato è inappropriato, fuori luogo.
Le giornate sono piombo impenetrabile e pesantissimo che grava sulle spalle, cascami di un'esistenza che si sbrindella ogni giorno di più e non c'è rattoppo che possa avere la meglio sulla disgregazione che sembra imporsi come forza egemone.
Ogni cosa sembra sfuggire. Ogni obiettivo è lontano. Ogni speranza irrimediabilmente vana...

Listening to:
The naming of things - Andrew Bird

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martedì, aprile 15, 2008

RESISTENZA!

Non me ne ero mai resa davvero conto prima, ma l'Italia è cambiata ed è cambiata in peggio. Quanto emerso dai risultati elettorali non può lasciare indifferenti ed è impossibile ignorare che il paese somiglia sempre più ad un agglomerato amorfo e grottesco di cittadini privi di qualunque discernimento, assopiti fino all'inverosimile da anni di TV spazzatura e miti di infimo ordine, mossi da pulsioni xenofobe, preda di uno sfrenato qualunquismo, ignoranti, disinformati, insofferenti delle regole e pronti a consegnarsi ad una deriva irrazionale senza confini. Gente incapace di rendersi conto che non è possibile tagliare tutte le tasse e aumentare tutti i redditi senza che l'economia subisca un immane tracollo. Cittadini che temono gli immigrati ignorando volontariamente e colpevolmente che molti di loro tengono di fatto in piedi il nostro paese con il proprio lavoro e le proprie tasse. Quest'Italia piccola e borghese (nel senso più deleterio del termine) già oggi è senza futuro, a meno che non ci sia un deciso cambio di rotta. Ma questo non accadrà. Non certamente con il neoeletto governo che porterà la deriva alle sue più estreme conseguenze e spolperà il paese fino all'osso. E questo tra cinque anni sarà ridotto alla miseria, sono pronta a scommetterci. Ve lo dico io, cari analisti, senza che vi dobbiate produrre nell'elaborazione di complicati modelli matematici per fare previsioni: il nostro paese andrà incontro alla più grave recessione della propria storia e ci sarà una crescita senza freni del debito pubblico e non escludo che l'Unione Europea ci dia il benservito.
Proprio adesso che avremmo avuto bisogno di continuare l'opera di deciso risanamento dei conti pubblici intrapresa dal tandem Prodi-Padoa Schioppa, eccoci nuovamente ad un passo dal baratro. Ma con il sorriso sulle labbra, imbambolati e inebetiti dalle promesse vuote e pericolose di un fraudolento.
E tuttavia, non è questo ciò che mi preoccupa di più e mi fa più male. Un Parlamento con una Lega Nord forte e privo della sinistra storica che è stata completamente cancellata dopo il voto di ieri e domenica, è qualcosa da cui ci si può attendere qualunque nefandezza. E non penso di esagerare. Il Cavaliere non avrà mai una valida e intransigente opposizione né alla Camera né al Senato, benché il Pd abbia totalizzato una buona percentuale, perché sappiamo tutti molto bene che il Pd non è davvero alternativo a Berlusconi dal punto di vista politico e che tutto ciò a cui aspira il suo leader è sostituire il Cavaliere nel ruolo di uomo immagine e padre padrone dello Stato.
Chissà quante inutili missioni all'estero saranno votate dalle camere unanimi e quanti provvedimenti restrittivi sull'immigrazione e finanziamenti alla scuola cattolica e chissà cos'altro...
E quante morti bianche ci saranno e noi non le piangeremo, perché i mezzi di informazione, che torneranno ad essere imbrigliati proprio come erano fino a due anni fa, neppure ce le racconteranno.

L'amarezza è tanta che non riesco neppure bene ad articolare i pensieri. Ho scritto una serie di riflessioni disordinate buttate giù con rabbia e delusione, dettate dal fiele che mi ribolle dentro al momento. Sono disorientata e senza voce. Nessuno nelle istituzioni parlerà più la mia lingua e difenderà i miei ideali. Sono muta. Extraparlamentare.
Il desiderio di pensare ad una fuga c'è e non è lieve. Ma c'è una voce chiara che grida forte nella mia testa. Mi dice che non posso farlo e che da oggi comincia la mia personale RESISTENZA.

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mercoledì, aprile 02, 2008

Con l'acqua alla gola

Latito. Da qui. Da me stessa. Troppi doveri che incombono e una misera quantità di tempo per far tutto. Vorrei aver il tempo di scrivere, di leggere per diletto, di dormire a sufficienza. Vorrei poter discorrere delle imminenti elezioni e seguire attentamente i dibattiti in TV.
Vorrei che le scadenze non fossero così pressanti...

Listening to:
Rampe di slancio - Marco Parente

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